Diagnosi diabete di tipo 2: consigli di una nutrizionista

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In Svizzera sono quasi 500 000 le persone con diagnosi di diabete, ovvero circa una su venti. Quali sono gli effetti sulla loro quotidianità?

Diabete di tipo 2: di cosa si tratta?

Il diabete è una malattia del metabolismo per cui il corpo smette di produrre insulina oppure la produce in quantità ridotte o in maniera insufficiente provocando un aumento del tasso glicemico nel sangue.

Esistono diverse forme di diabete. Si può distinguere tra

  • diabete di tipo 1
  • diabete di tipo 2
  • diabete gestazionale
  • altre forme rare di diabete

Il diabete di tipo 2, un campanello di allarme

Chi convive con il diabete di tipo 2 spesso non si sente malato. Tuttavia, il rischio di conseguenze tardive con limitazioni importanti sussiste se il metabolismo rimane irregolare nel tempo, vale a dire quando i valori glicemici continuano a essere eccessivi per troppo tempo. La diagnosi diabete di tipo 2 è dunque un campanello d’allarme poiché costituisce un fattore di rischio per altre malattie.

Allora devo farmi delle iniezioni di insulina per tutta la vita?

Rispetto al diabete di tipo 1, nel caso di diabete 2 non occorre sempre intervenire con le iniezioni di insulina e neanche per forza assumere medicamenti. Un’alimentazione equilibrata e tanto movimento possono già di per sé incidere in modo rilevante sul decorso di questa malattia metabolica.

Convivere con il diabete di tipo 2: di cosa si deve tener conto?

I consigli pratici le mostrano come può affrontare la malattia in maniera autonoma.

Puntare sui carboidrati complessi

I carboidrati aumentano la glicemia, ecco perché se ne parla spesso nella consulenza nutrizionale legata al diabete di tipo 2. Contengono carboidrati i prodotti dell’amido come il pane, le patate, il riso, la pasta, i legumi, i cereali da colazione, lo zucchero e i dolci, ma anche frutta, latte e latticini. In genere, le persone affette da diabete di tipo 2 sono libere di assumerli.

Fa bene combinare le fonti di carboi­drati ricche di fibre e non raffinate con proteine e grassi di ottima qualità.

Dopo l’assunzione di carboidrati «complessi» la glicemia sale meno velocemente e in modo meno elevato. Puntiamo quindi sui carboidrati complessi. In concreto significa ad esempio preferire il pane integrale a quello bianco oppure mangiare riso integrale, grano saraceno e legumi invece del riso bianco.

Evitare le bombe di zucchero

In linea di massima vale quanto segue: le bibite dolci e i succhi di frutta sono «bombe di zucchero» che, oltre a saziare poco e male, contengono molte calorie. Anche i prodotti molto raffinati, come i cibi pronti, sono generalmente ricchi di carboidrati. Alimentarsi in maniera sana evitando troppi carboidrati e prodotti molto raffinati è pertanto opportuno in generale, non solo nel caso si soffra di diabete di tipo 2. Molto meglio combinare le fonti di carboidrati ricche di fibre e non raffinate con proteine e grassi di ottima qualità perché da un lato aumentano il senso di sazietà e dall’altro la glicemia sale meno velocemente, raggiungendo valori più contenuti.

Attenzione al peso

Il sovrappeso è per lo più associato al diabete di tipo 2 e all’ipertensione arteriosa. Il normopeso favorisce invece la salute sotto vari aspetti ed è particolarmente auspicabile per le persone con diabete di tipo 2. Vi sono degli indicatori che evidenziano un effetto potenziato dell’insulina, d’altro canto, nel caso di sovrappeso, la pressione arteriosa si abbassa a seguito della perdita di peso. Entrambi, il diabete di tipo 2 e la pressione arteriosa alta, possono causare problemi cardiocircolatori. Scegliere di dimagrire è perciò più che sensato. Le indicazioni cambiano secondo l’età, la situazione di vita e le eventuali malattie pregresse, motivo per cui prima di iniziare una dieta è bene consultare una o uno specialista.

Requisito essenziale: muoversi

Un’attività fisica non significa necessariamente praticare sport a livello agonistico. L’Ufficio federale della sanità pubblica consiglia per le persone adulte un’attività fisica di media intensità per almeno 2 ore e mezzo alla settimana. Per sport si intendono anche le attività quotidiane come lavorare in giardino, spalare la neve, passeggiare a passo sostenuto o andare in bicicletta, purché il respiro sia leggermente accelerato. Per chi invece vuole sudare, va bene 1 ora e un quarto di sport ad alta intensità (ad esempio mountain bike, tennis o un allenamento cardiocircolatorio con attrezzi fitness).

Richiedere un aiuto professionale

La consulenza nutrizionale individuale è vivamente consigliata per le persone con diabete di tipo 2 e i loro familiari. Sulla homepage dell’Associazione Svizzera delle/dei dietiste/i (ASDD) trovate specialiste e specialisti competenti e altamente qualificati nelle vostre vicinanze.

A proposito: basta presentare la prescrizione medica e l’assicurazione di base della vostra cassa malati assumerà i costi della consulenza nutrizionale.

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